Originario degli Stati Uniti sudorientali, dove si trova lungo i corsi fluviali o in zone paludose, è stato introdotto in Europa a metà del XVII secolo. È un albero molto longevo (fino a 1.000 anni d’età) che può raggiungere i 40 m d’altezza. Il tronco è allargato alla base e circondato da grosse protuberanze coniche alte circa 1 m che emergono dall’acqua fangosa, permettendo alle radici di respirare. Le foglie sono aghiformi, piatte e molli, di colore verde chiaro che diviene bruno-rossastro in autunno prima di cadere. Il frutto è un galbulo sferico di 1,5-3 cm, verde-brunastro, che si disfa completamente a maturità.
Consigli di coltivazione
Non ama le zone gelide, né quelle particolarmente calde, così come i venti salmastri: è indicato per la pianura fresca. La condizione indispensabile è la presenza d’acqua nel terreno, ancora meglio la posizione in riva a uno specchio d’acqua o a un torrente. L’esposizione può essere al sole o mezz’ombra. L’irrigazione andrà curata se il terreno non fosse sufficientemente intriso d’acqua. Non necessita di concime.
Da non dimenticare
Viene utilizzato come pianta ornamentale sui terreni poco drenati, per esempio lungo le rive dei laghetti nei parchi urbani.
